Il nome di Elly Schlein sul simbolo non sarebbe stato un problema, secondo me. L’ho detto in Direzione. C’è un valore aggiunto ma c’è anche un aspetto più generale: dobbiamo elaborare il valore che ha, indiscutibilmente oggi, la figura della persona alla guida di una comunità politica. Nel nostro caso non è una forma di personalizzazione assoluta ma un completamento tra collettivo e personale. I cittadini lo cercano. E noi non possiamo ignorare questa cosa. Magari sarei per cambiare il titolo dei nostri leader. E non chiamarli più ‘segretari’, un termine che è un retaggio staliniano. Perché prima di Stalin aveva un mero valore amministrativo interno. Chiamerei i nostri leader ‘portavoce’, espressione che meglio definisce la sintesi che un leader deve rappresentare di una comunità plurale e di un partito movimento. Quello che secondo me servirebbe in questa nostra epoca veloce”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.