“È doveroso aprire una riflessione chiara e decisa al nostro interno. Il Pd è un presidio di democrazia per l'intero Paese e non possiamo permetterci di sbagliare, ma neppure di arrenderci. Sono convinto che ce la faremo, ma ci vuole una scossa che parta dai territori per rifondare il Partito democratico dalle fondamenta. Bisogna svolgere subito e in tempi certi un Congresso ‘vero’ che non sia una mera conta interna, semmai anche tra soggetti non convinti, che in alcuni casi stanno dando lezioni di politica, pur essendo legati ancora ad altri partiti. Abbiamo tanti militanti da rispettare e chi vuole stare con noi deve sposare con entusiasmo la nostra comunità politica e ideale. Per questo dobbiamo fermarci e confrontarci sull'identità e sulla natura stessa del Partito da rifondare. Basta con il calciomercato dei candidati. Dobbiamo chiarire a chi intendiamo parlare, chi pensiamo di rappresentare, come intendiamo recuperare il rapporto di fiducia e di sintonia umana con gli italiani che oggi percepiscono il PD come lontano ed estraneo. È in gioco l'esistenza stessa del Partito. Non possiamo permetterci di perdere la connotazione di forza pienamente nazionale, delegando ad altri la rappresentanza del Sud. E non possiamo abbandonare la strada riformista e maggioritaria, appiattendoci su posizioni radicali ed estreme. Perderemmo definitivamente la capacità di parlare a tutta la società italiana. Dobbiamo rinnovare ma non sfasciare tutto: siamo il secondo partito italiano ancora oggi e trovo surreale il dibattito sul nome o sul simbolo. Io sono orgoglioso di questo simbolo pieno di storia e di valori. Ed è forse ciò che ha assicurato la tenuta della nostra comunità. Con questa convinzione apriamoci alla società con un’ipotesi innovativa per la selezione della leadership. Sostituiamo la fase delle convenzioni interne con un primo turno di selezione con primarie aperte nei gazebo anche per la scelta dei due candidati al ballottaggio. Dobbiamo raddoppiare le primarie, altro che eliminarle. Apriamoci al massimo a tutti i nostri sostenitori. È una novità, ma di queste novità abbiamo bisogno per rinascere e rifondare il Partito”, così Piero De Luca, deputato Pd, intervenendo alla direzione del partito.