Nessuna scissione di un movimento politico fa piacere. Noi sappiamo cosa significhi sia umanamente che politicamente. In politica però la parola mai va usata con parsimonia. Siamo riusciti in passato a formare alleanze sulla carta anche più complicate. Continuiamo a lavorare pancia a terra. Del resto come abbiamo dimostrato nelle recenti amministrative il campo largo non è fatto solo da Pd e M5s ma da un insieme di movimenti, di civismo e di partiti che si riconoscono in progetti concreti. Diversamente, solo con le nostre forze non avremmo conquistato comuni importanti al primo turno, né saremmo stati competitivi ai ballottaggi. E’ la strada che abbiamo intrapreso con le Agorà, che ha coinvolto oltre 100 mila persone e che ora concretizzeremo>. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera <Siamo la prima forza del centrosinistra, dobbiamo lavorare perché l’alleanza, che sarà composta di tanti soggetti, prenda corpo. Ma viene prima il “cosa fare” e poi “con chi”>. <Confido sia possibile costruire un’alleanza fondata sui grandi temi sociali: lavoro, crescita, diritti, giustizia, ambiente. Se ci concentriamo su questo, se ci ritroviamo su come arginare il declino demografico piuttosto che combattere i cambiamenti climatici, allora la strada sarà meno impervia>. <Penso occorra concentrarsi sulle cose da fare. Sui progetti, sulle risposte ai bisogni delle persone, su come alleviare le difficoltà per i più deboli che questa nuova crisi colpisce pesantemente. Ragionando così c’è molta più unità di quella che appare>. Se Di Maio e Scala dovessero dare vita ad una formazione che possa sottrarre voti al Pd? <Del Centro se ne parla ad ogni tornata elettorale. Vero che questa volta siamo di fronte a una evoluzione che sta cambiando non solo il quadro politico ma l’intera società. Ma è vero anche che con questo sistema elettorale, soprattutto nei collegi, devi stare di qua o di là. A proposito del M5S dice <on credo che pensi di ritirare il sostegno al governo ma se dovesse accadere è chiaro che si creerebbe un solco tra di noi. Oggi abbiamo tutti una grande responsabilità. Di fronte alla pandemia, alla guerra, alle difficoltà economiche, all’emergenza siccità, alla rincorsa dei prezzi, nessuno dovrebbe voler indebolire il governo.