• 26/06/2018

“Contrastare la pesca illegale di tonno rosso  e attivarsi per un sistema di controlli più efficace a tutela della salute dei cittadini”. Lo chiede Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, al ministro delle Politiche agricole.

“Come si apprende dagli organi di informazione – spiega - in Sicilia i casi di intossicazione alimentare da tonno rosso sono aumentati in maniera rilevante. Solo nell’ultimo mese sono stati circa 60 i ricoveri tra cui alcuni casi gravi a causa di istamina avente origine da pesce avariato. Così come sono aumentate le denunce ai Nas e i relativi  sequestri di prodotti  ittici conservati male. Le stesse istituzioni preposte ai controlli, NAS, Capitanerie di Porto, ispettori e veterinari Asl,  hanno sequestrato nelle ultime settimane circa  12 tonnellate di tonno rosso illegale per un valore di 200 mila euro. Si tratta di tonnellate di pesce non tracciato, che viene catturato sforando le quote pesca consentite  nei nostri mari. Pesce che viene congelato in ritardo, che non rispetta  le norme di  conservazione e che viaggia  su mezzi non idonei al trasporto  di alimenti. Una vera e propria filiera illegale che, in assenza di tracciabilità,  pone a rischio la salute dei cittadini oltre a danneggiare  la filiera commerciale legale del tonno rosso. Si fa presente che, dopo diversi anni, nella scorsa legislatura l’Italia è riuscita a vedersi riconosciuto un aumento delle quote di tonno”.

“In questo quadro continua la pesca di frodo del tonno rosso, con tutti i rischi che ne conseguono a partire da quelli per la salute dei consumatori”, conclude.