“Ancora una volta il governo si dimostra evasivo su un problema che si sta abbattendo su migliaia di persone in veneto. Invece di prender in mano la situazione e dare risposte a chi è preoccupato per la propria salute, sta ripetendo come un mantra informazioni che sono note e, addirittura, scontate”.
Lo dichiara la deputata veneta Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, replicando alla risposta del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi all’interpellanza urgente che ha presentato insieme al deputato Diego Zardini
“Sono oltre 500mila le persone nel Veneto coinvolte dall’inquinamento da Pfas. Non a me, ma a loro il governo ha il dovere di dare risposte serie e di mostrare un reale interessamento. Il sottosegretario Bartolazzi ribadisce la mancanza di evidenze scientifiche sulla plasmaferesi, ma – sottolineano i deputati Dem - invece di avviare nuove ricerche per giungere a una soluzione, candidamente afferma che stanno procedendo sulla stessa linea terapeutica. Ora, però, dopo che la Regione Veneto aveva dato avvio alla procedura della plasmaferesi, dichiarata invasiva fortemente sconsigliata per l’inquinamento ambientale già due anni fa dal ministero della Salute, le cittadine e i cittadini sottoposti a screening si trovano con in mano una diagnosi, ma nessuna risposta concreta”.
“È necessario che il governo metta in cima alle sue priorità la salute di donne e uomini. Ci aspettiamo che siano messe in campo ricerche e risorse per non procedere ancora a tentoni sulla pelle delle persone. Fino ad allora e – concludono Rotta e Zardini - fino a che non si arriverà alla soluzione di un problema che affligge migliaia di persone non saremo soddisfatti e continueremo a sollecitare il governo perché si levi dal suo torpore”.