Dichiarazione di Marco Lacarra, deputato Pd
“Il Pnrr è il disegno dell’Italia di domani, l’orizzonte di sviluppo per le prossime generazioni e assicurare la sua piena attuazione deve essere la nostra prima preoccupazione”. Così Marco Lacarra, deputato del Pd, intervenendo oggi in aula per esprimere il voto favorevole del suo gruppo al decreto. “Questo provvedimento – ha aggiunto Lacarra- ci consente di fare numerosi passi avanti in tante direzioni. A partire dalle amministrazioni pubbliche, che finalmente riportano il fattore umano al centro del progetto del Paese, sia in termini di organico che di gratificazione economica. Ammoderniamo il modo di assumere il personale della PA, senza rinunciare alla ricerca di quelle competenze che sono sempre più indispensabili per rispondere con efficacia alle esigenze di cittadini e imprese", ha sottolineato il parlamentare Dem, secondo il quale “accorciamo i tempi, assorbiamo il precariato, favoriamo la parità di genere". “Ci sono poi norme – ha proseguito Lacarra- che ci aiutano ad accelerare quella che è una delle sfide più grandi del Pnrr: l’estensione della banda ultra larga su tutto il territorio nazionale. Un’infrastruttura senza la quale non potremmo parlare di digitalizzazione della PA, di innovazione del sistema imprenditoriale, di modernizzazione della scuola o di telemedicina, né di smart working. Infine, ha concluso Lacarra, interveniamo su due temi che stanno molto a cuore al Partito Democratico: quello della sanità e quello della scuola. In materia sanitaria, diamo vita a un innovativo sistema per migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie associate a rischi ambientali e climatici. Nell'ambito della scuola, il cui giudizio del Pd resta sospeso a metà tra la soddisfazione e il rammarico, resta l’aver avviato riforme importanti e attese come quella sul reclutamento e la formazione degli insegnanti, perché siamo convinti che solo investendo nella scuola e nella qualità del nostro insegnamento potremo preparare le prossime generazioni alle sfide che verranno".