Basta ritardi. Neppure sul RepowerEu si è mosso nulla e il governo non ha ancora attivato nessuna interlocuzione concreta con l’Europa, non rispettando la scadenza sollecitata dall'UE del 30 aprile e dimostrando di essere in totale confusione sui progetti da presentare. Le raccomandazioni della Commissione confermano la necessità di accelerare. Il Pd aveva già chiesto con un’interpellanza urgente al governo Meloni di presentare il nuovo capitolo dedicato al RepowerEu all’interno del PNRR entro fine aprile e di condividere con il Parlamento tutti gli interventi da predisporre per utilizzare al meglio i 2,76 miliardi dell'Italia da investire in infrastrutture rinnovabili, energia sostenibile e comunità energetiche, per contrastare la povertà energetica e riqualificare la forza lavoro con competenze green. La decisione del governo di rimandare tutto all’ultimo treno del 31 agosto ci preoccupa molto perché rischia di aumentare le possibilità di perdere questa occasione fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici e per sostenere al meglio famiglie e imprese, non lasciandole sole nel fronteggiare la crisi e il caro energia.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.