• 21/01/2020

"Oggi abbiamo licenziato alla Camera in modo sostanzialmente unanime il decreto per il salvataggio della Banca Popolare di Bari. Ho vissuto il clima dei salvataggi nella precedente legislatura. Oggi sono davvero mutate le condizioni. Per fatti esattamente analoghi, e cioè per la mala gestione di una classe dirigente finanziaria lasciata a sé stessa e con la demonizzazione della politica attuata con il supporto di azionisti bancari, l’Aula diventava una corrida, Il Pd il “partito delle banche”, le opposizioni si ammantavano di una superiorità morale che in realtà non è loro mai appartenuta. E’ stato (anche) per questo che abbiamo vissuto i casi delle 5 banche dell’Italia centrale, di MPS, della Popolare di Vincenza, di Veneto Banca (e della Banca Popolare di Intra).

Il Pd divenne il naturale bersaglio di questa canea organizzata. I risultati della operazione, che in alcuni casi ha assunto le caratteristiche della “character assassination”, sono noti. Poi venne la nuova legislatura. Il governo del cambiamento. Le opposizioni pure e sedicenti vergini assurte al ruolo di nuovi padroni del vapore. E poi vennero Carige; e poi vennero Banca Popolare di Bari. E i decreti predisposti dall’allora ministro Padoan, quello accusato da Di Battista di mentire in Parlamento, divennero improvvisamente buoni per fare un bel “copia e incolla” per far scattare il salvataggio degli istituti bancari facendo ricorso al capitale pubblico.
E così, con il progressivo e inesorabile ritorno alla realtà, è arrivato un voto pressoché all’unanimità (sola astensione di FdI), e con la gara ad appuntarsi la medaglietta del campione del salvataggio bancario. La vicenda ci dice che la stagione del populismo rampante è alle nostre spalle? I demagoghi, assurti alla responsabilità del governo, si sono finalmente emancipati? Oppure il virus è ancora in circolo, ed è pronto a scaricarsi su altri terreni? Per ora la nave sta a galla perché ci sono marinai silenziosi nella tolda della pencolante democrazia italiana che ogni giorno lavorano per salvare la baracca. Noi siamo tra quelli".

Lo dichiara il deputato dem Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo