"Le commissioni parlamentari sono tenute ostaggio degli incomprensibili capricci del ministro della Giustizia". Lo dichiara Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, a proposito del Ddl Anticorruzione.
"Dopo un lavoro serio e approfondito, durato tre settimane - spiega - svolto dalle commissioni sul provvedimento anticorruzione, l'atto di protervia del ministro, che ha preteso venisse inserita una riga che nulla c'entra e che stravolge il codice penale, ha creato uno stallo inaccettabile. I presidenti di commissione hanno il dovere di tutelare le prerogative e il lavoro dei commissari. Non vi è altra strada, per ripristinare un minimo di correttezza nei rapporti parlamentari, che stralciare la norma, oppure rinviare la data in cui il provvedimento andrà in Aula, per consentire una adeguata istruttoria"
"La maggioranza e il ministro se ne facciano una ragione e la smettano di condizionare in questo modo inaccettabile i lavori parlamentari", conclude.