Con la legge approvata oggi, il nostro Paese si dota di una strategia per la prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo jihadista, la cui necessità si era resa molto forte vista l'evoluzione del terrorismo jihadista, in particolare dopo l'avvento di Daesh, e l'aumento negli ultimi anni in tutto l'Occidente del numero di simpatizzanti sempre più giovani. Intervenire, quindi, sul vasto pubblico di simpatizzanti e radicalizzati con iniziative di tipo preventivo è per noi tutti una priorità. Per questo il provvedimento prevede una serie di strumenti: dall’Istituzione del Centro Nazionale sulla Radicalizzazione (CRAD) presso il ministero dell’Interno, incaricato di elaborare annualmente il Piano Strategico Nazionale di prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione che definisce i progetti da realizzare, anche prevedendo l’uso delle nuove tecnologie, ai Centri di coordinamento regionali sulla radicalizzazione (CCR) presso le Prefetture. Dall’Istituzione del Comitato parlamentare per il monitoraggio dei fenomeni della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista, alla formazione specialistica del personale di Forze di polizia, Forze armate, docenti, operatori dei servizi sociali e socio-sanitari fino all’adozione del Piano nazionale per la rieducazione e la de-radicalizzazione di detenuti.
Siamo, tuttavia, convinti che la prevenzione debba iniziare dalle scuole. Per questo motivo la legge istituisce l’elaborazione delle Linee guida sul dialogo interculturale e interreligioso da parte dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri; lo stanziamento di fondi per assicurare l’accesso dei docenti e degli studenti a iniziative di dialogo interculturale e interreligioso con docenti e studenti di altri paesi e il finanziamento di progetti di cooperazione tra università italiane e quelle di Stati aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica. Strategico è anche il ruolo riconosciuto all’informazione, attraverso il progetto RAI di una specifica piattaforma multimediale per la messa in onda di prodotti informativi e formativi in lingua italiana e araba, la realizzazione di un portale sui temi della radicalizzazione e lo sviluppo di campagne informative.
Lo afferma Andrea Manciulli, presidente delegazione parlamentare italiana alla Nato e promotore, insieme a Dambruoso, della legge per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista.