“Nello spazio di poche ore il neo-presidente Foa ha già contraddetto i buoni propositi espressi ieri e offuscato l’immagine di imparzialità ed equidistanza ostentate davanti alla Vigilanza”. Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito democratico e componente della Commissione Vigilanza Rai, a proposito delle interviste rilasciate da Marcello Foa.
“Con l’evocazione di purghe – continua – e l’allusione a ritorsioni nei confronti dei direttori colpevoli, a suo dire, di ‘settarismo’ – cioè, non disponibili a farsi portatori del verbo sovranista? – Foa ha dimostrato una preoccupante mancanza di coerenza rispetto al profilo di professionalità giornalistica e atteggiamento super partes garantito più volte in Parlamento. Questo brusco cambiamento di linea, avvenuto nel pomeriggio di ieri, non fa certo ben sperare che le intenzioni annunciate davanti alla Vigilanza fossero sincere. Anche perché denotano una pericolosa confusione tra la funzione di garante, che la legge affida al presidente, e il potere decisionale del manager, che Foa sembra volersi auto-attribuire”.
“Viene il sospetto che le solenni dichiarazioni d’intenti espresse da Foa all’ora di pranzo per poi essere rinnegate a cena, non fossero altro che una trovata strumentale per ingraziarsi i commissari della Vigilanza. Quello di Foa è, insomma, un esordio con una grave stonatura”, conclude.