“Ho votato con grande convinzione - dichiara l’onorevole Marco Bergonzi (Pd) - la legge che modifica il codice penale e il codice di procedura penale, perchè inasprisce le pene per reati come le rapine e i furti in abitazione, rende meno facili le scarcerazioni, assicura la certezza della pena e allunga i tempi di prescrizione per tanti reati di allarme sociale”. Tra le più importanti misure introdotte dalla legge, approvata alla Camera dei deputati in via definitiva, si segnala l’aumento delle pene per i reati contro il patrimonio: sale ad esempio da un anno a tre anni la pena minima per il furto in abitazione e con strappo. Analoga scelta per il furto aggravato e la rapina, per i quali la pena massima resta di dieci anni: la minima sale da tre a quattro anni. Sarà più difficile ottenere la condizionale o condanne lievi anche in caso di riti alternativi.
“C’è la soddisfazione - rileva Bergonzi - di aver approvato un provvedimento all'altezza delle aspettative e delle esigenze delle persone. Per essere tale la giustizia deve essere efficiente e, soprattutto, vicina ai cittadini”. Il deputato piacentino del Pd attacca infine Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega Nord, che hanno votato contro le modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario: “Le nuove norme - rimarca Bergonzi - sono una risposta seria ed un impegno mantenuto, e sono senz'altro più utili ai cittadini dell'insignificante atteggiamento di chi è solo capace di urlare proclami, ma alla prova dei fatti puntualmente si rivela contraddittorio, incapace e deludente. Chi si è schierato contro questo provvedimento, di fatto, prende in giro gli elettori perché senza queste modifiche sarebbe rimasto tutto esattamente com’era prima”.