• 09/05/2019

“Non credo che i cittadini apprezzeranno e premieranno una riforma così irragionevole e demagogica: perché sanno bene che, purtroppo, per rendere le istituzioni politiche meglio capaci di rappresentare il pluralismo sociale e quindi meglio capaci di governare i processi economici e distributivi, in modo da rendere il nostro Paese più giusto e competitivo, non servirà a nulla limitarsi ad eliminare qualche parlamentare. Abbiamo chiesto di aprire un confronto serio, di prendere in esame l’ipotesi di superare il bicameralismo paritario, di razionalizzare la forma di governo; insomma, abbiamo chiesto di discutere di una riduzione del numero dei parlamentari nella prospettiva di un rafforzamento delle istituzioni rappresentative del pluralismo e quindi innanzitutto nella prospettiva di rendere queste ultime più vicine e più riconosciute dai cittadini.  La risposta che abbiamo ricevuto è stata il silenzio e l’inammissibilità di gran parte degli emendamenti”.

Così Andrea Giorgis, deputato Dem della commissione Affari costituzionali, commentando il provvedimento che prevede il taglio del numero dei parlamentari.

“Il significato di una simile scelta - aggiunge Andrea Giorgis - temo che stia, per un verso, in un mal celato e ricorrente sentimento di ostilità e di avversione nei confronti della democrazia rappresentativa e delle istituzioni politiche e sociali nelle quali essa si concretizza; e, dall’altro, in un uso disinvolto e, in questo caso, direi spregiudicato della materia costituzionale e del tema delle riforme per fini di consenso immediato”.

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