“Come ho già suggerito da tempo, credo che lo schieramento di centro sinistra per le elezioni di Roma debba avere un forte carattere civico. Un civismo popolare e ben diverso dal civismo di ambiente stile anni ‘90. Bene le liste a sostegno della candidatura di Gualtieri ma in queste ore lo stesso Pd deve fare ogni sforzo per caratterizzare anche la propria lista nella direzione di un’apertura visibile, per puntare a raccogliere molti più consensi di quelli fisiologici. Ed è possibile. Sarebbe un errore compilare liste “bloccate” con accordi interni preconfezionati, con coppie blindate ed escludenti, perché nessuno troverebbe un serio motivo per conquistare anche un solo voto in più”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Il mio invito è pertanto di mettere in campo forze che possano anche sorprendere, sia a livello comunale che nei municipi. Il Pd dovrebbe, a mio parere, proporsi anche in una forma “estetica” libera dallo stigma partitico chiuso che ha prevalso in questi anni e che non ha giovato, mostrando la volontà di andare verso una forma assai più aperta e inclusiva. Una lista di ‘Democratici’ e non una classica lista del ‘Pd’ potrebbe essere l’inizio di un percorso di rinnovamento del quale c’è da tempo bisogno”