“Mi dispiace moltissimo che la discussione su Roma, nel campo del centrosinistra, stia prendendo la solita piega fatta di ripicche personali, di bisticci spesso privi di effettivo contenuto politico o di proposta. È una forma di dadaismo politico autolesionista. A Roma il centosinistra può vincere alla sola condizione di avanzare una proposta politica di forti riforme e di una radicale innovazione nella modalità di presentare le proprie forze. Una forma che sia ben radicata nel tessuto civico che la città oggi presenta e che cerca con tutta evidenza una sponda politica”. Così in una nota il vice capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Ci sarà bisogno - spiega Morassut - magari al secondo turno, di trovare dei punti di raccordo tra tutti coloro che davvero vogliono battere la destra e aprire una nuova pagina per Roma. Il giudizio sull’esperienza Raggi è condiviso da tutte le componenti del centrosinistra perché è un dato che emerge dalla città stessa se è vero, come è vero, che mai un Sindaco di Roma dopo 5 anni ha registrato un consenso intorno al 20 per cento”.
“Se si vuole il bene di Roma - continua- le differenze che esistono nel centorsinistra devono misurarsi sulle proposte di merito. È la politica la strada per comporre le divisioni. E tra le principali questioni da discutere vi sono le scelte sulla riforma dell’ordinamento della Capitale è l’indirizzo della transizione ecologica e digitale per Roma. Poi , quando ci saranno in campo tutti i candidati, si vedrà il resto. Intanto stop a inutili bisticci”.