Nel rapporto annuale di Reporters sans frontières / Reporters Without Borders / RSF, l'organizzazione che si occupa della promozione e difesa della libertà di stampa nel mondo, l’Italia guadagna ben 25 posizioni nella classifica. Una buona notizia.
Purtroppo non stupisce che tra i problemi rilevati nel nostro Paese ci siano Beppe Grillo e il M5S. Noi lo denunciamo da tempo. Metodi come la pubblicazione di vere e proprio "liste di proscrizione" con tanto di nomi di giornalisti sgraditi, appostamenti e pedinamenti di direttori di testate, discredito quotidiano su giornali e organi di informazione, minacce velate sotto forma di battute nei comizi di Grillo, la diffusione continua di fake news o, peggio, di teorie bislacche come quelle antivaccino che mettono a repentaglio la vita dei cittadini, non possono che produrre questo risultato.
Speriamo che il rapporto induca Beppe Grillo e tutti i rappresentanti del M5S, soprattutto quelli presenti nelle istituzioni, ad un maggior rispetto dei giornalisti che con serietà svolgono il proprio lavoro nel pieno diritto e nel rispetto della nostra Costituzione:
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.» (Articolo 21, Costituzione della Repubblica italiana)
Lo scrive in un post su Fb Ettore Rosato, presidente deputati pd