“Quello che è stato fatto sulla proposta di legge sul Salario Minimo da questo governo e da questa maggioranza, con il colpevole avallo del Presidente del Cnel, è un atto gravissimo e reazionario che mortifica il Parlamento ed umilia i lavoratori poveri”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd, intervenendo oggi martedì 21 novembre in Commissione Lavoro di Montecitorio sulla discussione del provvedimento.
“E’ una scelta sbagliata sia nel merito, che nel metodo. Nel merito perché la destra rifiuta di riconoscere i circa 4,6 milioni di lavoratori che secondo l’Inps non arrivano ai 9 euro lordi previsti dalla nostra proposta di legge mentre avalla le tesi pilotate e di parte del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Nel metodo perché ancora una volta Giorgia Meloni commissaria le Camere: non le è bastato in un solo anno di governo marciare ad una media di un decreto a settimana, presentare oltre 100 disegni di legge di iniziativa governativa ed impedire gli emendamenti alla Legge di Bilancio; su un tema condiviso dalle opposizioni e dopo mesi di manfrine vuole addirittura riscrivere una nostra legge, stravolgendone contenuti e principi. Siamo di fronte ad una situazione mai vista nella storia della Repubblica”: conclude Emiliano Fossi.