Dalla gratuità delle cure odontoiatriche per le fasce più deboli all’abolizione del tiket
La sanità digitale, l’annoso problema delle liste d’attesa, l’estensione dell’obbligo vaccinale anche a insegnanti ed operatori sanitari. Sono alcune delle proposte inserite in “Curare tutti. 10 sfide per il diritto alla salute”, il libro-intervista al responsabile sanità Pd Federico Gelli che, rispondendo alle domande del giornalista Vladimiro Frulletti, racconta come dovrebbe essere la sanità del futuro in Italia e gli obiettivi principali che dovrebbe porsi la prossima legislatura sulla sanità.
“Quel ‘curare tutti’ citato nel titolo è l’obiettivo fondamentale al quale miriamo, come PD, mediante l’implementazione di una sanità pubblica, universale ed equa. Tra i diversi temi affrontati – spiega Gelli - anche alcune proposte più ‘radicali’ come quella sull'odontoiatria, un po’ la grande dimenticata del Ssn. Credo che siano maturi i tempi per avviare la programmazione di un intervento di natura pubblica nell’odontoiatria, con l’assunzione nel Servizio sanitario nazionale di un numero adeguato di odontoiatri, di tecnici di laboratorio odontotecnico e di altre figure professionali che operano in questo settore, da inserire nell’organico della sanità a livello specialistico ambulatoriale. Con questo, non solo garantiremo a migliaia di giovani un possibile sbocco professionale, ma riusciremo anche ad avviare un processo virtuoso di studio, di arricchimento culturale e di ricerca all’interno della sanità pubblica, articolando così un piano strutturato di prevenzione odontoiatrica. I relativi costi potranno essere gestiti dalle strutture pubbliche attraverso un’opera di attenta programmazione pluriennale. Anche questo, ovviamente, non potrà avvenire dall’oggi al domani, ma attraverso un’attenta programmazione concertata con gli Ordini professionali e con le Regioni”.
"C'è poi la proposta di abolire tutti i ticket - spiega il deputato Dem- riprendendo un percorso tracciato anni fa da un grande scienziato italiano prestato alla politica, Umberto Veronesi. Il ticket negli ultimi 20 anni si è di fatto trasformato, da strumento di calmierazione di comportamenti opportunistici, in una vera e propria tassa sulla salute e in una forma impropria di finanziamento. L’abolizione del ticket – conclude Gelli - dovrà essere graduale e monitorata, da realizzarsi in un arco di tempo di tre anni, proprio come aveva in mente l’oncologo milanese”