• 07/01/2019

“È inquietante che una ministra della Repubblica compia scelte per il Paese, per le persone, per la sanità pubblica, sulla base di supposti orientamenti politici e non di qualità professionali. Così tradisce la Costituzione su cui ha giurato”

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, prima firmataria di una interrogazione alla ministra Grillo, sottoscritta da Maurizio Martina e dai deputati del Partito Democratico

“Il prematuro allontanamento dei trenta componenti del Consiglio superiore di Sanità, organismo di primo livello scientifico che annovera scienziati di chiara fama come il farmacologo Silvio Garattini, il genetista Bruno Dallapiccola, l'endocrinologo Andrea Lenzi, sembra essere stato preceduto da un'inchiesta ordinata dalla ministra Giulia Grillo sui precedenti politici dei suoi componenti. Un'istruttoria che – sottolinea la deputata Dem - non sarebbe stata realizzata per valutare le qualità professionali dei componenti dell'organismo ma gli eventuali trascorsi politici dei nominati e anche dei loro parenti”.

“Come spiegano fonti di stampa, il dossier sarebbe stato richiesto dalla ministra e raccoglierebbe una inchiesta sui membri del CSS. In particolare – spiega - sarebbero stati segnalati il vicepresidente del Consiglio superiore, Adelfio Elio Cardinale, professore di Radiologia all'Università di Palermo “colpevole” perché sposato con Anna Maria Palma, già procuratore a Palermo e Caltanissetta;  il professor Francesco Bove, docente di Anatomia Umana alla Sapienza di Roma, “colpevole” di essere iscritto all'Ordine dei giornalisti; il professor Placido Bramanti, ordinario di Scienze mediche applicate all'Università di Messina, “colpevole” di essere stato candidato alle amministrative in Sicilia; il professor Antonio Colombo, luminare della Cardiologia che ha lavorato negli ospedali di Stanford e della Columbia University, “colpevole” di essere uno dei medici che ha operato Berlusconi; la professoressa Gabriella Fabbrocini, Dipartimento di Medicina clinica e chirurgica della Federico II di Napoli, “colpevole” di essere stata candidata alle ultime politiche e il dottor Giuseppe Segreto, Medicina generale, “colpevole” di essere stato deputato per la Regione Siciliana del Psi dal 2001 al 2006”.

“È necessario avere parole di verità perché la richiesta di una simile indagine è incompatibile col ruolo di guida amministrativa e politica di un settore così delicato e complesso come quello della Sanità pubblica. Se quanto riportato dagli organi di stampa fosse vero- conclude Rotta - la ministra Grillo dovrebbe solo chiedere scusa e dimettersi”.