"Oggi parliamo di una cosa che ha una importanza sia scientifica che etica: la vaccinazione contro il tumore alla cervice, quindi una vaccinazione che non serve a prevenire una malattia infettiva, ma molto di più, ad eliminare un cancro. Un grande risultato della scienza che va realizzato. Il cancro alla cervice uterina è la seconda causa di morte delle donne; in Italia ci sono 7 mila casi all'anno, in Europa 25 mila decessi. Abbiamo uno strumento per evitare questi decessi, dobbiamo usarlo. Quindi chiediamo una prevenzione primaria, che sia fatta la vaccinazione a livello nazionale; una prevenzione secondaria, attraverso gli screening e le visite. Ieri il ministro Speranza ha comunicato che in legge di Bilancio è previsto mezzo miliardo di euro per gli screening non fatti durante i lockdown. Il Covid non ha causato solo morti da covid, ma chissà quante donne a causa dei lockdown non sono andate a fare il pap-test o le visite di controllo per evitare il cancro della cervice. Infine una terza cosa è intervenire precocemente con cure specifiche per curare la malattia. L'Australia sarà il prossimo anno la nazione che renderà il cancro alla cervice uteriana cancro raro. Ecco l'Italia deve andare su quella strada. Il messaggio che oggi parte da qui è attivare campagne di informazione e comunicazione, serie, chiare, univoche, spiegare bene di cosa stiamo parlando. Seconda cosa ascoltare i giovani ragazzi e ragazze cosa dicono e cosa vogliono, una prassi poco praticata nel nostro Paese, ma importante e opportuno farlo; terzo il monitoraggio, cioè capire come stiamo andando, cosa stiamo raggiungendo e come fare meglio". Lo ha detto il deputato del Pd, Paolo Siani, intervenendo in conferenza stampa sulla firma del Memorandum per l'eliminazione dei turmori correlati al Papillomavirus, un manifesto redatto da varie fondazioni fra cui Fondazione Umberto Veronesi, FAVO, Cittadinanzattiva, IncontraDonna Onlus, Consiglio Nazionale dei Giovani.