• 15/01/2020

“Da insegnante di liceo sono letteralmente basita da quanto pubblicato sul sito di Leggo e rilanciato da Repubblica a proposito di una scuola romana che nella presentazione online delle varie sedi farebbe distinzione tra le classi sociali degli alunni che le frequentano. È sconcertante intanto perché la scuola è il luogo di inclusione per eccellenza, dove tutti sono uguali e nella mia esperienza personale di docente, laddove si riscontravano dei casi di gravi difficoltà economiche e sociali degli alunni, si provvedeva con molta discrezione e senza pubblicizzare la cosa a donare libri e materiali per studiare. Distinguere poi delle sedi di uno stesso istituto in base alle persone che potrebbero accedervi a seconda del ceto sociale fa riflettere sul tipo di insegnamento e utilità sociale dell’Istituto stesso. Ci auguriamo che l’Istituto rettifichi la notizia e dia una spiegazione quantomeno plausibile sull’accaduto, perché distinguo di questo genere, per giunta in un luogo di inclusione come la scuola, in un momento in cui la coesione sociale e il rispetto dell’altro sono sempre più spesso messi a rischio da episodi di razzismo e di violenza, fa rabbrividire le coscienze e cuori di chiunque abbia un cuore e una coscienza”. Lo dichiara la deputata del Pd, Patrizia Prestipino, membro della commissione Scuola e Istruzione di Montecitorio.