“Mettere in campo tutte le azioni politiche e diplomatiche possibili, ed esercitare al massimo anche la pressione dell’opinione pubblica per fermare le operazioni militari turche in Siria”.
È quanto ha dichiarato Andrea De Maria, deputato del Partito democratico, partecipando alla conferenza stampa dell’Intergruppo parlamentare di Amicizia con il Popolo Kurdo, un gruppo attivo da tempo per favorire le relazioni culturali e sostenere gli scambi commerciali tra l’Italia e le popolazioni curde. Un’occasione per ribadire la condanna all’intervento deciso da Erdogan che “va ad inserirsi in un contesto difficile dove un popolo rivendica da decenni il diritto all’autodeterminazione” ha aggiunto De Maria.
“Il governo italiano ha espresso chiaramente la propria posizione di condanna e messo in atto opportunamente le azioni necessarie per bloccare la vendita di armi alla Turchia. Ora vanno valutate tutte le azioni utili a bloccare l'iniziativa militare in atto: penso ad esempio che l’idea di una forza di interposizione possa essere la prima importante risposta allo sciagurato disimpegno americano. È un intervento che dobbiamo non solo a difesa dei civili che vivono nell’area, ma che diventa strumento fondamentale per difendere la sicurezza europea giacché è stato in quella zona che il terrorismo di Daesh ha trovato il primo e più deciso argine”.