“Così in una le deputate e i deputati della commissione Esteri della Camera Le sanzioni contro il regime di Assad in Siria vanno mantenute. Gli aiuti per affrontare l’emergenza causata dall’immane tragedia del terremoto non possono essere affidati ad Assad, che non li userebbe di certo a questo scopo. Basta ricordare che la Siria è un paese dove dal 2011 è in atto una terribile guerra civile che ha costretto quasi 15 milioni di persone a lasciare le proprie case, durante la quale Assad non ha esitato ad usare gas letali e bombardamenti contro la sua stessa popolazione. Oggi il Paese è diviso in tre parti: quella controllata dal dittatore; la zona del Rojava, una repubblica democratica autogestita dai curdi; infine la zona di Idlib dove c’è ancora una presenza di cellule terroristiche di Al Quaeda e dell’Isis. Una situazione complessa che ci suggerisce come l’unico modo per portare reale sostegno alle popolazioni colpite sia utilizzare i canali delle agenzie multilaterali delle Nazioni Unite e delle Ong che operano su quei territori. Scegliere altre strade significherebbe soltanto non avere la certezza di indirizzare gli aiuti a chi ne ha bisogno per affrontare questa catastrofe”.
Così una nota delle deputate e dei deputati della commissione Esteri