• 03/12/2020

“Il governo avrà 90 giorni entro i quali presentare una memoria difensiva che rappresenti le ragioni che, in questi anni, hanno condotto il legislatore ad intervenire con queste modalità in materia di demanio marittimo”.  Lo dichiara in una nota il deputato del Partito Democratico, Umberto Buratti, commentando la lettera di costituzione in mora relativa al rilascio delle concessioni balneari che la Commissione Europea ha inviato nelle scorse ore all'Italia. 

“Questa - aggiunge il deputato dem - deve essere l'occasione per chiarire definitivamente anche il contesto e la peculiarità delle nostre concessioni demaniali marittime, che si articolano in una serie molto diversa di tipologie ma in cui una parte decisiva hanno le imprese balneari nelle quali i concessionari hanno investito e realizzato strutture che, proprio grazie alla qualità dei progetti, hanno costituito un potente vettore per la crescita di realtà turistiche balneari importanti. Non è un caso che, nell'estate post lockdown, è stata proprio l'economia legata al mare a dare una spinta significativa e sorprendente alla crescita del PIL e alla creazione di posti di lavoro”.

“In questo quadro - conclude Buratti - diventa urgente e indispensabile, anche in ragione della situazione di incertezza nella quale ci troviamo, fare ordine rispetto all'attuazione delle previsioni di cui alla legge 145/2018, riconfermate nel recente Decreto Rilancio, che oggi sono applicate a macchia di leopardo. E'del tutto evidente come questa eterogeneità produca confusione e debba necessariamente essere gestita. Sorprendono le parole di chi, nel centrodestra, sta attaccando il governo, perché sono proprio loro che nel 2009 con il ministro Fitto, quando l'Italia  ricevette la messa in mora, decisero per l'abrogazione del diritto di insistenza e dell'automatismo delle concessioni del rinnovo 6+6. Ecco, chi ha a cuore l'economia balneare si dovrà comportare in ben altro modo, presentandosi in Europa con la schiena dritta, rappresentando senza indugi la particolarità e unicità del nostro turismo balneare”.

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