"Nessuno dimenticherà mai la sala d'aspetto della seconda classe della stazione ferroviaria di Bologna quando scoppiò la bomba. Un boato che sentimmo fino a Casalecchio e in tutta la periferia della città. Il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo Dopoguerra, con un bilancio di 85 morti e 200 feriti, si commemora oggi, e come 41 anni fa, come tutti gli anni, noi bolognesi riviviamo la memoria di tanti affidata a chi in quel maledetto giorno ha visto stravolgere la propria vita e quella di familiari e amici. Gente comune, lavoratori, vacanzieri, turisti, che hanno subìto nel corpo e nell'animo le ferite di quell'esplosione, e con queste hanno fatto i conti per tutta la vita. La differenza rispetto al passato é che oggi sono in corso nuove indagini sul processo ai mandanti della strage, perciò come rappresentante del Parlamento auspico che si possa finalmente arrivare a mandanti e depistatori nascosti, per rafforzare la nostra democrazia e restituire dignità al Paese, un riferimento all'attualità più che al passato. Per questo la ministra Cartabia indichi in che tempi verrà adeguato l'organico della parte inquirente, poiché senza un rafforzamento della forza lavoro si rischia di bloccare l'attività della Procura generale".
Così il deputato del Pd, Serse Soverini.