• 20/02/2020

“Vorrei non aver dovuto chiedere la parola oggi e, invece, un attentato come quello di Hanau in Germania, dove sono state uccise 9 persone perché straniere, non può passare sotto silenzio. Il gesto di un folle nutrito di pregiudizio, di odio e di paura, deve essere condannato in quest’aula, con determinazione. Ho purtroppo preso la parola tante volte in questi anni per condannare tanti altri attentati, alcuni di matrice islamista, altri di matrice antisemita, altri ancora, come in questo caso, compiuti da militanti della destra xenofoba. Sono tutti animati dallo stesso odio e dallo stesso fondamentalismo cieco che cancella il volto umano dell’altro e lo sostituisce con una maschera da annientare. Come ha detto la cancelliera Merkel, l’odio, il razzismo sono il veleno della nostra società. Nessuno ne è immune. Neanche la Germania, il paese europeo che ha riflettuto più di tutti su come l’odio possa generare mostri orrendi. Vicinanza alla Germania, alla minoranza turca tedesca, alle istituzioni tedesche, composte e ferme nel dolore. La nostra vicinanza non è solo una vicinanza di formale: è una vicinanza europea. Ed è la vicinanza di chi vede che quello che è successo a Hanau una lezione per tutti noi: non banalizziamo i simboli e gli slogan di odio, non manipoliamo la storia”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo dem in commissione Esteri alla Camera, intervenendo in Aula.