“Lo sciacallaggio sulle vittime e l’istigazione dei più bassi istinti razzisti del Paese per ottenere qualche voto in più. A questo si sono ridotte le destre di questo Paese in una folle rincorsa che ci sta trascinando verso un abisso culturale, etico, morale. Ieri l’esponente politico del movimento di Salvini che, commentando gli stupri di Rimini, si chiedeva ‘quando toccherà alla Boldrini e alle donne del Pd?’, oggi la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che tuona contro ‘i vermi magrebini’ e il presunto silenzio della presidente della Camera. Uno stupratore va condannato a prescindere dalla sua nazionalità, per noi è un concetto scontato ma per altri evidentemente non lo è. In questa direzione va continuato il lavoro già svolto e che stiamo proseguendo in Parlamento. Deleteria, sbagliata e controproducente è dunque qualsiasi equazione tra migranti e stupratori. Dobbiamo combattere con il massimo di determinazione questa subcultura che pensando di parlare alla pancia del Paese sta invece avvelenando i pozzi della nostra civiltà e della nostra cultura”.
Così la deputata Dem Valeria Valente, presidente del Comitato Pari opportunità della Camera.