La Presidente della Commissione attività produttive della Camera: Leva fondamentale per la riqualificazione ambientale e l’occupazione
«È un segnale importante che nella Nadef varata dal Governo si preveda espressamente la conferma per il triennio 2022-2024 del rinnovo di misure come il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all'efficientamento energetico degli edifici. Perché questo significa che ora è possibile concretamente prevedere che il superbonus edilizio, la cui scadenza iniziale era fissata al 2022, possa prolungarsi fino al 2024». Lo dichiara la Presidente della commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi.
«Del resto, è questo che stanno chiedendo le categorie, sia imprenditoriali sia sindacali – prosegue – Si tratta di una misura che ha destato grande interesse nelle famiglie. Purtroppo, proprio il successo che ha ottenuto ha prodotto anche dei riflessi negativi, come il rincaro delle materie prime, la difficoltà a trovare operai e figure specializzate (ad esempio i certificatori energetici, che sono oberati di lavoro) e quindi anche la difficoltà a trovare aziende pronte a eseguire velocemente gli interventi sulle abitazioni. Ciò ha provocato oggettivi ritardi. Per questo, è giusto prorogare la misura, permettendo alle famiglie di migliorare la sicurezza e l’efficienza energetica della propria abitazione. L’effetto a catena è poi un miglioramento del territorio».
«È doveroso puntare ancora su una leva tanto efficace dal punto di vista anticiclico – conclude la presidente Nardi - perché sta dando risultati importanti dal punto di vista occupazionale a un settore, come quello dell’edilizia, che da anni subisce pesanti contrazioni. Per questo credo che il superbonus 110% vada prolungato fino almeno al 2024, così da dare certezze a imprese, lavoratori e famiglie. È questo ciò che prevede il Governo nella Nadef».