“Anche oggi, al termine delle audizioni in Commissione, possiamo dire di aver avuto conferma di quello che, come parlamentari Pd, sosteniamo da tempo e cioè che il superbonus 110% ha enormi potenzialità. Per non sprecare questa occasione serve quindi dare certezza a imprese e famiglie” così Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera commenta le audizioni, oggi in Commissione, del presidente di Ance, Gabriele Buia, del vicepresidente per il Credito, la finanza e il fisco di Confindustria, Emanuele Orsini e di Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi.
“Sia i rappresentanti delle imprese che quelli del sistema creditizio - afferma Nardi - hanno spiegato molto bene come questa sia una vera misura anticiclica con un potenziale enorme. Si ipotizza infatti un'incidenza dell’1% sulla crescita del Pil e nello stesso tempo hanno evidenziato le criticità che andrebbero corrette. Prima di tutto quella temporale. Fissare una scadenza al 2023 significa infatti dire alle famiglie e alle imprese che avranno il tempo necessario per iniziare l’iter burocratico e i cantieri con la certezza di portarli a termine. Nello stesso tempo occorre, come riconosciuto dallo stesso presidente Draghi, una semplificazione delle procedure che aiuti famiglie a imboccare questa strada virtuosa”.
“Infine, e questo è l'aspetto che per me è decisivo, dobbiamo, Governo e Parlamento insieme, rendere stabile la cessione del credito come strumento attivabile per tutti i bonus e incentivi presenti e futuri. Perché – conclude Nardi - è la misura che consente anche alle famiglie meno abbienti, a chi non ha soldi da parte o può godere di ampi margini creditizi presso le banche, di poter migliorare la propria casa e quindi la propria vita”.