• 13/05/2021
La Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera: “Prolungare fino al 2023 e semplificare, ma soprattutto rendere strutturale e definitiva la cessione del credito sono misure indispensabili per non perdere un'occasione storica”

“Anche oggi, al termine delle audizioni in Commissione, possiamo dire di aver avuto conferma di quello che, come parlamentari Pd, sosteniamo da tempo e cioè che il superbonus 110% ha enormi potenzialità. Per non sprecare questa occasione serve quindi dare certezza a imprese e famiglie” così Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera commenta le audizioni, oggi in Commissione, del presidente di Ance, Gabriele Buia, del vicepresidente per il Credito, la finanza e il fisco di Confindustria, Emanuele Orsini e di Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi.

“Sia i rappresentanti delle imprese che quelli del sistema creditizio - afferma Nardi - hanno spiegato molto bene come questa sia una vera misura anticiclica con un potenziale enorme. Si ipotizza infatti un'incidenza dell’1% sulla crescita del Pil e nello stesso tempo hanno evidenziato le criticità che andrebbero corrette. Prima di tutto quella temporale. Fissare una scadenza al 2023 significa infatti dire alle famiglie e alle imprese che avranno il tempo necessario per iniziare l’iter burocratico e i cantieri con la certezza di portarli a termine. Nello stesso tempo occorre, come riconosciuto dallo stesso presidente Draghi, una semplificazione delle procedure che aiuti famiglie a imboccare questa strada virtuosa”.

“Infine, e questo è l'aspetto che per me è decisivo, dobbiamo, Governo e Parlamento insieme, rendere stabile la cessione del credito come strumento attivabile per tutti i bonus e incentivi presenti e futuri. Perché – conclude Nardi - è la misura che consente anche alle famiglie meno abbienti, a chi non ha soldi da parte o può godere di ampi margini creditizi presso le banche, di poter migliorare la propria casa e quindi la propria vita”.

 

Tags: