Comitato Schengen monitorerà la chiusura notturna dei valichi minori
«La legge del Canton Ticino che impone venga richiesto il casellario giudiziario per i lavoratori italiani transfrontalieri in Svizzera non è conforme all’accordo di Schengen e dovrà essere cancellata dal Ticino su richiesta delle autorità federali entro la fine di giugno». Lo afferma la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, che questa mattina ha chiesto all’ambasciatore della Confederazione elvetica in Italia, Giancarlo Kessler, in audizione al comitato Schengen, un commento alle recenti affermazioni alla stampa del consigliere di stato Norman Gobbi, il quale aveva giustificato la disparità di trattamento rispetto ad altri lavoratori transfrontalieri con l'assenza negli altri paesi “delle organizzazioni criminali presenti in Italia”.
«L’ambasciatore ha confermato - sottolinea la deputata - così come già ribadito dal loro Ministro della Giustizia, che è stato richiesto al Cantone Ticino di trovare soluzioni alternative, considerato che questo aspetto è uno degli elementi ostativi alla ratifica degli accordi fiscali tra i due Paesi. Infatti, il ministro Padoan ha posto come condizione per la firma dell’accordo la cancellazione di tutte le norme discriminatorie nei confronti dei lavoratori e delle imprese italiane».
Sulla deliberazione del Canton Ticino in merito agli appalti pubblici che esclude le imprese italiane per commesse sotto la soglia di 8,7 milioni di franchi, «ho segnalato - continua Gadda - la preoccupazione tangibile di molte imprese italiane. Anche su questo l’ambasciatore ha ribadito che la Confederazione sta valutando attentamente la misura introdotta in Ticino, per capire se sia compatibile con l’accordo tra Svizzera e UE sugli appalti pubblici, ma ha confermato che lo spirito della legge dovrebbe essere un altro».