• 21/09/2021

“Ci impegneremo in Parlamento e nella richiesta al governo per un intervento risolutivo nella Legge di Bilancio 2022 per abbassare definitivamente l’Iva sui prodotti igienico-sanitari feminili”. È quanto dichiarano le parlamentari e i parlamentari dem alla conferenza stampa del Tampon Tax Tour alla Camera. Presenti, in sala stampa, Chiara Gribaudo, Caterina Biti, Debora Serracchiani, Valeria Fedeli, Giuditta Pini, Laura Boldrini, Lia Quartapelle, Vincenza Bruno Bossio, Alessia Rotta, Valeria Valente, Luca Lotti, Matteo Orfini, Dario Parrini, Tommaso Nannicini, Gian Mario Fragomeli.

Partito il 16 luglio da Firenze, dopo oltre 2 mesi e oltre 40 tappe che hanno toccato ogni regione italiana, il Tampon Tax Tour fa tappa alla Camera dei deputati, forte delle testimonianze dei territori e degli enti locali per chiedere l’abolizione della Tampon Tax. “In Italia attualmente l’imposta sui prodotti igienico sanitari femminili, come gli assorbenti, è al 22%, la fascia massima, quella prevista per i beni non di prima necessità. È inaccettabile tassare questi prodotti come se fossero beni di lusso, anziché beni essenziali: non sta alle persone scegliere se e quando usarli, ma sta allo Stato scegliere se e quanto tassarli”, hanno spiegato le promotrici del tour, Laura Sparavigna, Lucrezia Iurlaro e Giacomo Castaldini.

Oltre 150 Comuni e 7 Regioni hanno adottato atti specifici per chiedere l'abolizione della tassa, sulla scia di Firenze con il documento presentato dalla consigliera Sparavigna. Nel 2020 il Parlamento ha ridotto l’Iva sui prodotti in matrice compostabile e sulle coppette mestruali, anche grazie alla petizione lanciata dalle ‘Onderosa’ che ha superato le 600mila firme.

“La Tampon Tax è un’imposta che crea iniquità sociale e economica, sino a generare il fenomeno ‘period poverty’, cioè l’impossibilità economica di potersi garantire un’igiene adeguata durante il periodo mestruale”, hanno affermato le parlamentari: “La battaglia contro #StopTamponTax è in primis una campagna per garantire un diritto sociale, la tutela dell’igiene e la salute e l’equità socio-economica tra generi”.