“La sentenza odierna del Tar di Catanzaro stabilisce con chiarezza i rapporti fra Stato e Regioni nel governo delle emergenze nazionali: le Regioni non sono micro-stati nello Stato, ma devono muoversi dentro i binari definiti in sede nazionale, anche perché il virus non conosce i confini amministrativi delle stesse regioni e dei comuni”.
Così in una nota Antonio Viscomi, deputato del Partito democratico.
“La questione reale è ora, e lo era già prima, garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini calabresi. Per i lavoratori, attraverso una leale collaborazione fra la regione e le parti sociali al fine di stipulare protocolli di sicurezza per comparto, settori, filiere e siti sulla base delle linee guida definite congiuntamente in sede nazionale. Per i cittadini, invece, curando l’organizzazione di un servizio sanitario regionale in grado di agire e operare tempestivamente ed efficacemente sul territorio. Resta però il fatto che, allo stato, sulle 37 unità speciali di continuità assistenziale per il Covid19 ne risultano costituite soltanto 14. E, dopo due mesi dall’inizio della pandemia, i tamponi da processare vengono inviati a Napoli per l’assenza di un numero adeguato di laboratori idonei. Su queste materie la Regione e non il Governo ha specifica competenza. Chiudere i confini o aprire le attività è facile. Basta una ordinanza. Aprire in sicurezza, invece, per i lavoratori e i cittadini è quello di cui abbiamo bisogno: solo una strategia governata in modo unitario per tutte le regioni - conclude l’esponente dem - aiuterà a non cedere di nuovo di fronte al Covid19”.