Manovra: Lai, a rischio i cantieri di ospedale sicuro
Con l’art.120 si coprono le spese dei cantieri avviati nel 2024 solo dal 2027, scaricati sulle Regioni costi e responsabilità
Con l’art.120 si coprono le spese dei cantieri avviati nel 2024 solo dal 2027, scaricati sulle Regioni costi e responsabilità
Il decreto 84 del 2024, materie prime critiche, prevede disposizioni per favorire l’approvigionamento di materie prime critiche considerate strategiche.
Il Governo si occupi di tutele e contratto lavoratori da troppo senza risposte.
L’inserimento dei porti nelle 23 materie che potranno essere completamente regionalizzate a seguito della legge sull’autonomia differenziata approvata recentemente dal Parlamento è una scelta che furi dal tempo e che contrasta nettamente con le richieste del settore portuale.
“Questo provvedimento rappresenta l’ultimo sciagurato tassello della vostra riforma delle politiche di coesione. Una rivoluzione senza capo, né coda, voluta per principio, per strappare dalle mani degli enti territoriali il potere di decidere per sé il proprio destino, la traiettoria da dare al proprio sviluppo. Una battaglia ideologica voluta dal ministro Fitto in persona sulle note di quella canzone trita e ritrita per cui ‘le Regioni non sanno spendere’.
“Le regioni sono tutte d'accordo su due punti: servono più risorse e va eliminato il tetto di spesa del personale. Sono due condizioni obbligatorie per salvare il ssn e la voce delle regioni va ascoltata. Non c'è più tempo. La situazione nei territori è particolarmente complessa, anche a seguito del cambiamento dei bisogni primari di salute. L'allungamento della vita ha portato un aumento delle cronicità a cui far fronte con una nuova alleanza ospedale-territorio, che necessita di nuovi organici, oggi purtroppo carenti e spesso mortificati, senza alcuna valorizzazione del ruolo.
Le Regioni e i soggetti auditi oggi alla Camera hanno detto una cosa chiara: servono più risorse e più personale per evitare il collasso del servizio sanitario nazionale. E invece ogni mese la situazione peggiora, a causa dei tagli e dell’inerzia del Governo Meloni. Si smetta di fare regali ai privati, con l’unico effetto di mettere in ginocchio la sanità pubblica e il diritto alle persone di potersi curare.
Governo fermo, grave l’esclusione da cabina di regia
Sconvolgente il taglio del Governo a Regioni, Comuni e Province per 600 milioni. Dopo aver cancellato oltre 13 miliardi di investimenti del Pnrr volti alla riqualificazione delle nostre comunità, quest'ulteriore riduzione di risorse è il colpo di grazia per gli enti territoriali.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.
“Da grande occasione a grande illusione. Il governo Meloni nega l'evidenza, sul Pnrr è caos. Anche oggi in Parlamento solito copione di chiacchiere al vento. Rate saltate, tagli a progetti di comuni e Regioni, in fumo risorse per la cura del territorio. L’Italia merita di meglio”.
Lo scrive su Twitter il capogruppo della commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola.
Serve subito nomina Bonaccini a commissario