“Le accuse di Toninelli sulla corruzione fra imprese e politica sono un atto gravissimo ed eversivo con cui un ministro incompetente ed inconcludente cerca di distrarre l'opinione pubblica dai suoi fallimenti, dalla sua supponenza e dalle sue ridicole uscite pubbliche. Se è a conoscenza di condizionamenti di comitati di affari su opere pubbliche vada alla Procura, come fece a suo tempo il suo predecessore Delrio, altrimenti taccia e la smetta di inviare messaggi ambigui e di assumere comportamenti intimidatori e mafiosi”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd e membro della Commissione Trasporti della Camera sulle affermazioni rilasciate oggi dal ministro.
“Ancora una volta l'esponente del governo del Cambiamento parla di ciò che non sa: smentire Toninelli è ormai come sparare sulla Croce Rossa. Gli investimenti nelle infrastrutture sono bloccati come testimonia il tragico rallentamento nei cantieri delle grandi opere (non solo la Tav) e come confermano i pesantissimi tagli alle risorse di Anas e Ferrovie presenti nella Legge di Bilancio. Ed i costi italiani della Torino Lione – conclude Davide Gariglio – non sono né 8,6, né 11 miliardi di euro ma 4,8 miliardi suddivisi tra i 2,9 miliardi per il tunnel e gli 1,9 miliardi per le tratte di adduzione”.