“I ritardi oltre novembre costeranno 75 milioni di euro al mese. Telt pubblichi i bandi di gara”
Il ministro Toninelli racconta fatti diversi dalla realtà.
Evidentemente preoccupato perché la Commissione di valutazione benefici-costi delle grandi opere non è ancora stata posta in condizione di operare con ufficialità, a causa della mancata registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto di nomina, oggi offre un’interpretazione fantasiosa del colloquio avuto a Bruxelles con la sua omologa francese Elizabeth Borne.
La ministra francese ha detto chiaramente ai giornalisti che la Francia ha già fatto le proprie valutazioni e che ha deciso che l’opera si farà; ha quindi ribadito che la Francia rispetterà i trattati internazionali sottoscritti per la TAV e che il Governo francese non intende perdere i finanziamenti europei per l’opera.
Quindi nelle parole della ministra francese non c’è nulla che autorizzi Toninelli a dire che vi è il consenso francese ad un rinvio indefinito nel tempo dei bandi per la costruzione del tunnel di base, in attesa dei lavori della fantomatica Commissione Ponti e poi di un confronto con esperti francesi ed europei.
Il Governo francese aveva infatti accordato un rinvio per alcune settimane, e comunque non oltre la fine del mese di novembre.
Ricordo che la società internazionale TELT, incaricata della realizzazione dell’opera, ha comunicato alcuni mesi fa con propria lettera ai due governi che ogni mese di ritardo dei lavori, oltre novembre 2018, avrebbe comportato un costo quantificato in 75 milioni €/mese.
Pertanto come gruppo parlamentare PD della Camera ci aspettiamo che entro il mese di novembre la società TELT pubblichi i bandi di gara. In caso contrario, solleveremo la questione in sede politica ed in sede giurisdizionale chiedendo che i responsabili dei ritardi risarciscono i danni prodotti. Lo dichiara il deputato dem Davide Gariglio.