• 19/02/2019

“Il tempo dei tentennamenti e delle manfrine sulla Tav è finito. Quello lanciato oggi dalla Commissione Ue è un vero e proprio ultimatum: ora il governo sarà costretto ad assumere finalmente una posizione netta”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito del termine massimo per la presentazione dei primi bandi fissato oggi dalla Commissione europea.

“Il bivio davanti a cui – continua – la Ue ha messo il governo non può essere più evitato. D’ora in poi le tattiche dilatorie furbesche alla Toninelli sono inutili. Bisogna decidere in pochi giorni se realizzare l’opera oppure rinunciarci. Un no avrà un costo preciso: la rinuncia a 813 milioni di euro e 300 milioni di euro di penale. Di Maio e Salvini si devono dunque assumere la responsabilità non solo di mettere a rischio lo sviluppo futuro del Nord-Ovest italiano ma anche costringere la collettività a sobbarcarsi l’esborso di 300 milioni di euro del tutto evitabili”.

“Ora la Lega venga allo scoperto: che cosa intende fare, dunque con la Tav? Quanto ai 5 Stelle, sappiano che i 300 milioni di euro sperperati per essere venuti meno a un impegno preso con l’Ue e la Francia, sarebbero una pietra tombale sulla loro retorica su risparmi e tagli ai costi della politica”, conclude.

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