“Con la dichiarazione di inammissibilità degli 8 emendamenti a prima firma Rossi, che riprendevano quelli già presentati dai colleghi in Senato, si è persa un’opportunità di sostenere e riconoscere l’importante lavoro fatto fino a oggi nella ricostruzione sia privata che pubblica dopo il sisma che il 20 e 29 maggio 2012 ha colpito le terre dell’Emilia Romagna”. Lo dichiarano i deputati dem Andrea Rossi e Francesco Critelli. “Gli emendamenti, alcuni dei quali non costituivano spesa per il bilancio dello Stato - aggiungono Rossi e Critelli-, servivano solo per allineare alcuni contratti e procedure in essere a seguito della proroga dello stato di emergenza in carico al commissario Stefano Bonaccini fino a dicembre 2020”.
“ Una ricostruzione che ha visto una forte collaborazione fra pubblico e privato, figlia anche della laboriosità delle nostre terre e - concludono i deputati democratici- che ha permesso di rientrare nelle proprie abitazioni quasi 15 mila residenti, pari al 90 per cento di quelli usciti nel 2012 e oltre 4.400 attività commerciali e economiche per uno stanziamento di 4,3 miliardi di euro di contributi concessi.”