• 24/07/2018

Il percorso di analisi e confronto in commissione Affari Sociali e in particolare le audizioni di vari attori del Terzo Settore, delle Regioni e degli Enti Locali ci hanno restituito in modo unanime la necessità urgente di una approvazione del decreto correttivo del Codice del Terzo Settore, dopo un buon lavoro svolto in Commissione. Un’approvazione che dia certezze alle migliaia di associazioni ed enti del Terzo Settore, che ancora oggi con una lettera aperta hanno chiesto al governo e alla maggioranza di arrivare ad una positiva conclusione di questo percorso.

È ora necessario che il governo e la maggioranza esplicitino la volontà di arrivare ad approvare il decreto correttivo entro i termini previsti dalla delega. Con la tanto invocata trasparenza e chiarezza. Uscendo dall'ambiguità in cui con la mano destra si scrive il parere al decreto correttivo e con quella sinistra la proroga della delega per intervenire con un nuovo decreto correttivo. Oppure si assumano la responsabilità di una dilazione dei tempi, su cui tutti gli interessati hanno espresso forte preoccupazione, che lascerebbe sospesi centinaia di migliaia di enti. Senza avere chiarezza sulle disposizioni fiscali, senza chiarezza su come debbano essere considerate alcune loro attività. Senza chiarezza sulla modalità di autofinanziamento. Senza certezze su modi e tempi delle modifiche statutarie. Ancora una volta senza un quadro normativo consolidato.  Ci sono centinaia, migliaia di associazioni che attendono chiarezza e hanno in risposta solo proroghe da questo governo. "Faremo" è la declinazione di scelte che si potrebbero e dovrebbero fare oggi.

Come Partito Democratico abbiamo recepito e fatte nostre nella discussione molte proposte di assoluto buon senso che sono pervenute dal Terzo Settore. Il  parere della Commissione le ha in parte recepite. Ora ci sono tutte le condizioni per approvare il decreto correttivo che completa un percorso ambizioso e virtuoso, affinandone ulteriormente gli obiettivi, andando incontro alle richieste delle Regioni e degli Enti territoriali di trovare un buon equilibrio fra esigenze di coordinamento unitario e ruolo imprescindibile delle autonomie locali nella definizione degli obiettivi condivisi. Come Pd faremo ogni sforzo perché si arrivi a una positiva conclusione oggi, non ad una incerta revisione domani.

 

Lo afferma Luca Rizzo Nervo, deputato del Pd in commissione Affari sociali della Camera.