“Il ministro dello Sviluppo economico deve prontamente intervenire con gli strumenti che ha a disposizione per evitare che si compia il disegno della proprietà di Tirrenia-Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) di svuotamento dell’autonomia gestionale di Cin, portando nella sede di Milano della Moby i settori operativi della società. Una operazione che priverebbe Napoli del suo centro operativo e della possibilità di essere volano di sviluppo per le imprese e per l’indotto degli appalti per manutenzioni e forniture alle navi della flotta. Il Mise deve convocare, con la massima urgenza, un Tavolo di confronto con i vertici della Tirrenia-Cin, le istituzioni locali e i sindacati, per giungere alla sospensione immediata della decisione di procedere alla chiusura della sede napoletana e alla condivisione di nuovo Piano di riorganizzazione aziendale che garantisca gli attuali livelli occupazionali”.
Così il deputato dem, Piero De Luca, cge sulla vicenda ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli.
“I sindacati - spiega Piero De Luca - sono fortemente contrari a questo processo di riorganizzazione aziendale e hanno già proclamato lo sciopero nazionale di tutti i lavoratori dipendenti di Tirrenia-Cin per il prossimo 13 marzo, proprio per evitare il ‘trasferimento forzoso’ dei 63 lavoratori da Napoli alle sedi di Milano, Livorno e Portoferraio. La società, controllata dall’armatore Moby, opera in regime di continuità territoriale con le maggiori isole italiane, assicurando il collegamento grazie a un contratto di servizio pubblico con lo Stato che vale oltre 72 milioni di euro annui. Ora - conclude il parlamentare dem - ci troviamo in un momento molto delicato, perché questo contratto scadrà il prossimo mese di luglio e il Mit procederà a individuare il futuro operatore attraverso una procedura di evidenza pubblica. Il ministero deve agire subito convocando le parti”.