Dichiarazione di Debora Serracchiani, deputata Pd
“Non solo il ministro Nordio non ci ha convinto ma ci ha anche preoccupati, perché le “carenze tecniche” di cui parla le deve chiarire soprattutto al partito di Fratelli d’Italia che ha presentato una proposta di legge che abroga il reato di tortura, eliminando l’art. 613bis, così come il 613ter, ovvero l’istigazione alla tortura. E questo per sostituirlo con una previsione di una circostanza di aggravante comune”. Così la deputata del Pd Debora Serracchiani nel corso del Question time alla Camera, replicando alle parole del ministro della Giustizia che a sua volta rispondeva al capogruppo del Pd in commissione, Federico Gianassi, sull’abolizione del reato di tortura. “Da una parte – ha proseguito Serracchiani- il ministro Nordio ci dice che vuole fare il codice dei crimini internazionali e dall’altra non dice con chiarezza che impedirà l’abrogazione della tortura, che è appunto un crimine internazionale. Noi non mettiamo assolutamente in dubbio l’onorabilità delle forze dell’ordine perché quella onorabilità è, senza ombra di dubbio, quella su cui si basa tutti i giorni lo svolgimento del loro dovere . Quello che invece serve – ha sottolineato Serracchiani- è ricordarci che siamo in un contesto internazionale dove il reato di tortura non può essere abrogato. Noi chiediamo di chiarire – ha proseguito l’esponente Dem-- quali sono le “carenze tecniche” e di chiarirlo in particolare a Fratelli d’Italia, perchè se va avanti quella proposta di legge il reato di tortura viene abrogato”. “Non sta scritto da nessuna parte che quando si mette un reato , il rave, se ne toglie un altro, quello di tortura. Non funziona così – ha concluso Serracchiani- la quale si augura “che il ministro Nordio non voglia assolutamente contravvenire agli obblighi internazionali assunti dal nostro paese, ma soprattutto che voglia spiegare con chiarezza e senza infingimenti cosa significa togliere questo reato a chi oggi ne chiede l’abrogazione.”