"I rappresentanti dei territori non sono stati invitati al tavolo istituzionale sul futuro energetico convocato a Roma dal ministro Cingolani su richiesta del presidente Solinas. Si tratta di uno sgarbo verso quelle comunità sarde che ospitano infrastrutture industriali e che avrebbero avuto qualcosa da dire sull'argomento, sconfessando tra l’altro, di fatto, i contenuti di un nostro ordine del giorno sul tema approvato recentemente all’unanimità dalla Camera". Così i parlamentari dem Gavino Manca, Romina Mura e Andrea Frailis sull'incontro fissato per mercoledì 15 settembre all'auditorium del ministero della Transizione ecologica.
"Queste iniziative rischiano di essere improduttive - proseguono i parlamentari PD - e di ridursi a passerelle. In realtà, se si volesse davvero discutere di transizione ecologica e approvvigionamento energetico, come previsto dall'ordine del giorno, si dovrebbe coinvolgere preliminarmente gli attori locali (sindaci, parlamentari, operatori economici, organizzazioni sindacali e così via), raccogliere le loro posizioni e poi portarle al tavolo romano. Questo non è stato fatto ed oggi comunità come Porto Torres, Ottana, Assemini, Sarroch e Portovesme scoprono di essere completamente afone e di non contare niente. È un messaggio negativo che viene lanciato ai sardi: non sarete coinvolti nella definizione delle politiche che riguarderanno il vostro futuro. Chiediamo al ministro Cingolani di rifiutare con fermezza approcci che umilino in questo modo le comunità locali. Il tema della transizione ecologica merita ben altro metodo di lavoro, siamo ancora in tempo per cambiare strategia".