• 21/01/2025

"Il discorso di insediamento del neo presidente Trump, così come i proclami lanciati durante tutta la campagna elettorale, confermano le grandi preoccupazioni che abbiamo come democratici e che trovano conferma nell'annuncio delle linee programmatiche che intende portare avanti nei prossimi anni. La prima preoccupazione è di carattere economico e riguarda i dazi che Trump minaccia di applicare sui nostri prodotti e che rischiano di avere un effetto drammatico sull'economia europea ed italiana. E poi c'è un tema complessivo più ampio: Trump dà il là a un tentativo di assalto -come lui stesso lo ha definito- all'Europa perché il suo programma di governo mira chiaramente ad indebolire l'Ue. Penso, per esempio, al preannunciato disinvestimento nella difesa comune della Nato, che rischia di indebolire le potenzialità difensive dell'intera comunità europea. Penso anche al rapporto "privilegiato" con Elon Musk, sostenitore di forze politiche di ultradestra e di ispirazione neonazista, alle cui infrastrutture il governo Meloni sembrerebbe voler affidare anche un pezzo della comunicazione civile e militare, con rischi per la sicurezza dei dati e delle comunicazioni italiane. Se a questo aggiungiamo la fuoriuscita dagli accordi di Parigi sul clima e i proclami sul ritorno al passato rispetto alle politiche green di sviluppo sostenibile e contrasto ai cambiamenti climatici, così come le dichiarazioni e i primi atti sul tema delle migrazioni, ecco che le ragioni delle nostre preoccupazioni appaiono più che fondate". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee, a Calibro 8 su Radio Cusano Campus.