“Abbiamo scelto una formula impegnativa, quella del genocidio, facendo riferimento alle indicazioni delle Nazioni Unite e pensiamo che il nostro Paese possa dare anche cosí un contributo alla difesa dell’identità nazionale dell’Ucraina. Riconoscere l’holodomor come genocidio è opporre a questa guerra la storia”. Lo ha detto Fausto Raciti, deputato Pd, intervenendo in conferenza stampa a Montecitorio per la presentazione della mozione che riconosce come genocidio l’Holodomor, lo sterminio per fame di circa 4 milioni di ucraini compiuto tra il 1932 e il 1933, a cui hanno preso parte Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Pd, oltre alla deputata democratica Flavia Piccoli Nardelli, l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, il professor Andrea Graziosi e il presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, Oles Horodetskyy.
“Il nostro è un omaggio alla verità storica - ha aggiunto Raciti - ricordando come quella presentata oggi sia la prima mozione di riconoscimento di Holodomor, dopo quella del Portogallo.
“Il nostro auspicio è che vi sia una convergenza molto ampia da parte di tutte le forze politiche - ha aggiunto Andrea Romano. “E sottolineo un tratto di continuità che unisce le culture politiche alla base del Pd nell’impegno per riconoscere l’holodomor. Lo storico Gabriele De Rosa, da deputato del Partito Popolare, nel 2003 promosse per la prima volta il riconoscimento dell’Holodomor, e il nostro con questa mozione è il secondo tentativo. In questo senso parliamo di un filo di continuità. Da ultimo vogliamo esprimere il senso di solidarietà al popolo ucraino, che oggi sta vivendo una pagina storica che in parte ricorda quella degli anni ‘30. L’auspicio è che davvero le altre forze politiche convergano nel riconoscere l’holodomor”, ha concluso Andrea Romano.
“L’holodomor ha bisogno di essere riconosciuto come genocidio perché ancora oggi vediamo che in Ucraina la Russia commette crimini di guerra e crimini contro l’umanità”, ha aggiunto Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Pd, intervenuta in conferenza stampa.
Flavia Piccoli Nardelli, intervenendo in conferenza stampa, ha ricordato “come sia estremamente importante per la storia di questo Parlamento riprendere un percorso intrapreso 20 anni fa da Gabriele De Rosa, parlamentare per tre legislature e presidente della commissione Cultura e auspica che l’attuale tentativo trovi presto una conclusione positiva”. E come il manifesto del 2003 rivolto al Parlamento e alla Commissione Europea, la deputata dem ricorda che “tale gesto di solidarietà da parte dell’Italia, patria dell’Umanesimo verso l’Ucraina, ponte storico tra l’Est e l’Ovest, costituirebbe un significativo contributo alla sicurezza e alla stabilità dell’intero continente, conclusione soprattutto oggi di grande attualità”.