“Viviamo in una fase storica delicata, dopo una pandemia devastante, una guerra drammatica e un’emergenza energetica con l’impennata del costo della vita. In questa situazione, il nostro Paese avrebbe potuto pagare un prezzo altissimo. Se siamo riusciti a reggere è perché l’Italia era ed è fortemente ancorata all'Euro ed all'Ue, e questo grazie al Pd e alle forze progressiste che hanno tenuto la barra dritta anche quando qualcuno di voi, con i suoi amici di Visegrad, provava ad allontanarci dai nostri Partner. Oggi che siete al governo vi rendete conto di quanto fossero sbagliate le vostre posizioni. Siamo commossi e piacevolmente colpiti. Ora, anche per le crisi delle banche Svb e Credit Suisse, bisogna ratificare subito la riforma del Mes. Basta con bugie e fake news. Se fosse stato per voi, inoltre, il Pnrr non sarebbe neppure esistito, oggi è patrimonio dell’intero Paese. Avete poi il dovere di rendere permanente un meccanismo come Sure per difendere l’occupazione in caso di crisi. E come ha già fatto la nostra segretaria Schlein, vi ribadiamo che è giunto il tempo di attuare nel nostro Paese le previsioni sul salario minimo, quelle che peraltro avete votato anche voi, entusiasti, in Europa”.
Così il vice presidente del Gruppo Pd, Piero De Luca, intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista della riunione del Consiglio Ue.
“Occorre - ha aggiunto - rafforzare il ruolo dell’Ue quale attore internazionale, a partire dalla drammatica emergenza in Ucraina dovuta alla grave, ingiustificata e illegittima, aggressione decisa da Putin. Noi siamo stati da subito dalla parte dell’Ucraina, delle libertà, dei diritti fondamentali, essenza stessa della nostra integrazione europea. Siamo in presenza di vere e proprie azioni criminali e non è un caso che la Corte dell’Aia abbia emesso un mandato di arresto contro Putin. Questo sostegno è,la premessa per ottenere il cessate il fuoco e una soluzione diplomatica per una pace giusta. Rafforzare l’Ue vuol dire, infine, porre rimedio anche alle incapacità sul fenomeno immigrazione. Non è certo una soluzione la soppressione della protezione speciale o dichiarare guerra alle Ong. Le immagini di Cutro hanno segnato un punto di non ritorno. Ancor più devastante è stata la vostra reazione: colpevolizzare chi parte e fugge da guerre, violenze o persecuzioni. Servono politiche di vicinato, canali umanitari, una Mare nostrum europea. Così come è giunto il tempo di superare il Regolamento di Dublino. Una modifica bloccata voi a Bruxelles insieme ai vostri colleghi sovranisti. Speriamo - ha concluso - che anche su questo abbiate cambiato idea”.