“La decisione di ridurre la protezione del lupo da “rigorosamente protetto” a solo “protetto” non ha basi scientifiche ma è dettata solo dall’opportunismo politico di chi vuole a tutti i costi accontentare le richieste dei cacciatori.
Ma imbracciare il fucile per sparare ai lupi non porterà ad alcuna soluzione, non servirà nè per ridurre gli attacchi agli allevatori e agli agricoltori nè tantomeno ci porterà verso una migliore convivenza tra uomo e animale, semmai, purtroppo, farà l’esatto contrario.
Chi oggi festeggia questa decisione scellerata, raggiunta non senza ombre come rileva l’indagine del Mediatore europeo, in realtà si fa beffe della scienza, degli impegni sottoscritti per tutelare la biodiversità, dei cittadini e delle cittadine che hanno a cuore la fauna selvatica ma anche di quegli agricoltori e allevatori che dicono di voler difendere. Solo fumo negli occhi per assecondare la lobby venatoria”. Lo dichiarano le deputate del Partito Democratico Eleonora Evi e Patrizia Prestipino, commentando la decisione de Comitato permanente della convenzione di Berna, organo del Consiglio d’Europa, di declassare lo status di protezione del lupo.