• 20/04/2022

La proposta del segretario democratico Enrico Letta è particolarmente interessante e lungimirante perché può permettere un’equilibrata gestione delle richieste di adesione all’Ue che provengono dall’Ucraina e da altri Paesi come Georgia, Moldavia, Serbia, Bosnia, Nord Macedonia, Montenegro, Albania e Kosovo, in una stagione del tutto nuova che si è aperta dopo l’aggressione russa dell’Ucraina e rispetto alla quale, l’Ue ha dimostrato unità e compattezza”. Lo dichiara il vice capogruppo dem alla Camera Piero De Luca.
“Dobbiamo ricordare a questo proposito che esistono degli standard basati sui c.d. criteri di Copenaghen per i Paesi che avanzano questa richiesta e che riguardano temi fondamentali come il livello di tutela dei diritti fondamentali, l’autonomia della Magistratura, la libertà di stampa e di insegnamento. Criteri che permettono di non mettere in discussione i principi essenziali dell’Ue. Proprio in vista del raggiungimento di questi standard la proposta di Letta va nella giusta direzione, perché stabilisce un livello di integrazione che consente di entrare da subito nella famiglia europea ai Paesi che non hanno completato il percorso di adesione formale ma che potrebbero comunque avviare una prima fase di condivisione con l’Ue sulle discussioni politiche e strategiche più importanti. Un sistema di sicuro utile a garantire un graduale processo di adesione per una Unione più forte e coesa nel futuro”.

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