“Spieghi alla Camera quanto non ha avuto il coraggio di spiegare al Parlamento Ue”
Chiediamo una informativa urgente alla presidente del Consiglio per spiegare agli italiani quanto non ha avuto il coraggio di spiegare al Parlamento europeo. Quello che è andato in scena è un abuso persino di Flaiano che diceva che in Italia la situazione politica è grave, ma non seria. Perché è grave ma molto poco serio quanto ha fatto Meloni in Europa. È la prima volta che un presidente del Consiglio isola l'Italia, uno dei paesi fondatori dell’Europa, nel rapporto con la Commissione. Ed è anche molto poco serio per la sceneggiata a cui abbiamo assistito: il si, il no, il forse, addirittura il “ve lo diciamo dopo”, a seconda di come va, inventandosi questa nuova prassi del voto in differita che non ha precedenti. Ma cosa pensava la presidente del Consiglio, che poteva giocare a nascondersi in Europa? La regola “si fa, ma non si dice in pubblico” può valere alle feste dei giovani di Fratelli d’Italia, ma queste sono le istituzioni. Non è la regola per rappresentare un paese. Che rappresentazione diamo del Paese quando la presidente del Consiglio e il suo vicepremier nonché ministro degli Esteri assumono posizioni diametralmente opposte in Europa. Ce lo vengano a spiegare perché noi abbiamo l’impressione che uno dei due sia totalmente fuori posto.
Qualcuno dirà che ha vinto Salvini; noi crediamo che abbia prevalso la natura della Presidente del Consiglio. Tra l'interesse nazionale, di cui spesso vi riempite la bocca, e la gabbia ideologica, alla fine, scegliete sempre l'ideologia, scegliete sempre l'estrema destra. Ci sarebbe tanto da dire di una leader mancata che voleva ribaltare l'Europa, voleva diventare il ponte tra i Popolari e i nazionalisti e, alla fine, si trova costretta a inseguire persino quelli che l'hanno abbandonata. Ci sarebbe da sorridere a pensare ai tanti vaticini di quelli che dicevano: dopo Orbán, adesso vedrete che Giorgia Meloni guarderà al centro. Anche stavolta, la famosa svolta moderata sarà per la prossima volta. Ma il fatto è che l'identità politica di questa Presidente del Consiglio condanna l'Italia all'irrilevanza. Infatti, se si trattasse soltanto del destino di questa maggioranza, con tutte le sue contraddizioni, per noi ci sarebbe forse solo da sorridere un po' amaramente, ma, qui, c'è di mezzo l'interesse nazionale, c'è di mezzo la collocazione dell'Italia in Europa e avete il dovere di venirne a discutere in Parlamento con tutti noi e di assumervi le vostre responsabilità di fronte all'Italia e agli italiani.
Così il deputato e responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, intervenendo in Aula.