Interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Interno
“Contrastare il disegno russo per stabilizzare l'Ue, nonché di assicurare le condizioni per un sereno confronto politico in vista delle prossime elezioni politiche che si terranno nel nostro Paese”. Lo chiede Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Affari Esteri, con un’interrogazione rivolta al ministro degli Esteri e a quello dell’interno.
“Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche sia italiane che internazionali – spiega - il presidente della Commissione servizi segreti del Senato Usa Richard Burr, avrebbe denunciato lo ‘sforzo manifesto’ da parte dei russi nel condizionare l’esito delle prossime elezioni in diversi paesi europei, ricorrendo a tecniche come gli ‘attacchi cibernetici coordinati’ o la diffamazione dei candidati. Esiste anche il forte sospetto, come riportato dalla stampa, che alcune campagne elettorali siano state finanziate con soldi russi. Nel 2014, la vittoria di Marine Le Pen e del Front National fu accompagnata, come denunciato dal premier Valls da un prestito di 9 milioni di euro da parte della First Czech Russian Bank, a cui sarebbero dovuti seguire altri 27 milioni per le presidenziali. Queste azioni rientrerebbero in un disegno russo di destabilizzazione dell’Unione europea, puntando a sostenere tutte quelle forze politiche determinate ad archiviare la vicenda comunitaria e intraprendere nuove strategie ed alleanze”.
“Nel colloquio pubblicato dal quotidiano La Stampa il giorno 30 marzo 2017 il deputato del Movimento 5 Stelle, nonché capogruppo in commissione esteri, Manlio Di Stefano offre ulteriore pezze d’appoggio a un disegno di sostanziale superamento dell’Unione europea auspicando, in stile Brexit, ‘accordi commerciali bilaterali con chi conviene in un contesto multilaterale’. Risulta che nel corso del 2016, lo stesso Di Stefano sia stato l’unico politico italiano presente al Congresso di Russia Unita, il partito del presidente Putin”, conclude.