“Le misure annunciate dalla ministra Bernini non sono assolutamente sufficienti per dare agli studenti universitari italiani il supporto psicologico di cui hanno bisogno e che stanno chiedendo attraverso i loro rappresentanti. Innanzitutto gli 80 milioni stanziati sono in realtà 77, di cui 37 ad integrazione del Fondo di finanziamento ordinario e 40 dedicati a iniziative di ricerca per il supporto condizioni di particolare fragilità. La ministra afferma di voler rendere così strutturali bonus previsti nei diversi atenei, senza però porsi il problema della forte disomogeneità che questi sostegni hanno a secondo delle Università, nella completa assenza di linee guida e di uno sguardo più ampio per garantire il benessere psicologico studentesco a tutto tondo. Un presidio capillare di assistenza psicologica nei luoghi di istruzione è assolutamente necessario, ma non basta: serve infatti un continuo confronto con gli studenti per estendere le misure e dare concretezza all’intenzione di occuparsi del problema attraverso una reale pianificazione nazionale. In questo senso un primo tassello potrebbe essere la discussione della proposta di legge a mia prima firma per l’assistenza psicologica nelle scuole e nelle università, depositata alla Camera e al Senato insieme a tante colleghe e colleghi del Partito Democratico e delle opposizioni. La ministra si prenda la responsabilità di favorire una discussione vera nel Parlamento e nel Paese, valorizzando al massimo il confronto con la componente studentesca e con le professionalità coinvolte”.
Lo dichiara la deputata democratica, Rachele Scarpa.