"Un’altra tassa per i turisti che arrivano a Venezia. Il governo ci sta prendendo in giro. Il turismo di Venezia come bancomat. Una nuova, generica e confusa tassa di scopo, introdotta con un emendamento al decreto “sblocca cantieri”, finalizzata al finanziamento della gestione del Mose. Se questa fosse la soluzione significa che il governo ancora una volta prende in giro la città. Un altro balzello che va ad aggiungersi al contributo di accesso alla città, arrivato pochi mesi fa, e agli altri “contributi” già esistenti. Vale a dire l’imposta di soggiorno, la tassa per la ztl e la maggiorazione dei biglietti Actv. Altro che mani nelle tasche, qui si stanno strappando i pantaloni ai turisti.
Chiedere un contributo straordinario in nome della specialità di Venezia è un conto, altra cosa è fare di Venezia una città a pagamento, che fa venir meno qualsiasi principio di equità e uguaglianza e che mortifica questa città. Sono stati capaci di far lievitare le spese di Palazzo Chigi per la presenza di due Vice Presidenti del Consiglio e non riescono a far di meglio che tassare ulteriormente i turisti per finanziare i costi di gestione del Mose. In sede di conversione in legge chiederemo che il Governo riveda questa copertura".
Lo afferma il deputato del Pd Nicola Pellicani.